Visto l’interesse scaturito dal post della settimana scorsa, sull’importanza di prendersi cura di sé per essere bravi genitori, abbiamo deciso di chiedere l’opinione di qualcuno di più preparato sull’argomento!
Abbiamo chiesto l’opinione di una esperta, Nadia Maria Valle, consulente di immagine.
E insieme a lei abbiamo deciso di unire le forze e scrivere questo articolo a 4 mani, cercando di rispondere alle domande più frequenti!

Perché è importante prendersi cura del proprio aspetto?
Questa non è una domanda semplice, la società odierna vive di visione, in un mondo dove l’attenzione dura esattamente cinque secondi l’aspetto diventa fondamentale e di “primo impatto”, pensiamoci attentamente è quello che succede ad un colloquio di lavoro, dove cerchiamo di fare buona impressione, perché l’aspetto è il primo metro di giudizio che gli altri hanno di noi, ma non solo, spesso è anche il primo metro di giudizio che noi abbiamo su noi stessi. Quei cinque secondi in cui ci vediamo riflessi e riflesse nello specchietto della macchina, nella vetrina del supermercato, nello specchio di casa, hanno il potere di cambiare in meglio o in peggio la nostra giornata. Prenderci cura del nostro aspetto, del nostro corpo, è la prima forma di amore verso di noi, perché diamo valore a ciò che curiamo e curiamo ciò a cui diamo valore. Tu vali, vali il tempo, vali le risorse che servono per sentirti bene con te stesso/a. Questo non vuol dire che dobbiamo essere tutti vestiti perfetti, sempre truccati, con corpi scolpiti, abbronzati e con i capelli impeccabili, ma che dobbiamo trovare la nostra dimensione di cura, quella che quando scorgi la tua immagine distrattamente allo specchio ti fa sorridere.
Quindi non è questione solo di vanità?
No assolutamente. L’aspetto ha ripercussioni anche a livello psicologico, pensiamo a quando andiamo a tagliarci i capelli e magari passiamo da capelli lunghi a un trim pixie cut (taglio molto corto di capelli ndr). Quando si fanno cambiamenti così importanti di solito è il segno che non ci sentivamo più bene con il nostro aspetto precedente e probabilmente con il nostro modo di essere precedente. Questo avviene spesso quando accadono eventi dirompenti nella vita di una persona, che danno un taglio netto (a proposito di parrucchieri) con quello che eravamo prima e proprio l’acconciatura è la cosa più visibile e immediata di un cambiamento. Psicologicamente quel taglio di capelli comunica a noi e al mondo che il cambiamento è iniziato, cambiamento interno ed esterno. Nulla toglie che un po’ di vanita nella vita non stà mai male.
Tre consigli veloci per prendersi cura di sé stessi, (in accordo con le vite frenetiche di oggi)
- La doccia: arrivi a casa la sera, e sei distrutto o distrutta dalla giornata lavorativa, magari hai anche i bambini a cui devi preparare la cena, controllare i compiti, lavare e mettere a letto. Sono finiti i tempi dei lunghi bagni rilassanti o delle docce infinte che usavi per ricaricarti. Punta sul bagnoschiuma, prendine uno che ti piace, il cui profumo ti comunica un’idea di relax, prenditi quei 15/20 minuti per immergerti in quel profumo e ritrovare il tuo focus! Non andare a risparmio, fatti una coccola e prenditi il bagnoschiuma che preferisci, tienilo per te e solo per te. Il tuo personale momento di aromaterapia.
- Prendere esempio dai bambini: i più piccoli si vestono sempre con indumenti che gli piacciono. Non pensare al commento indecoroso del collega che ne ha criticato il colore o al partner che lo trova non adeguato. Indossa tutti quegli abiti che ti suscitano l’emozione adeguata, che ti fanno sentire carico, forte, invincibile, affascinante, che ti fanno stare bene! E non preoccupatevi che anche il colore più assurdo si può abbinare in modo adeguato, parola dell’esperta.
- Il cibo divertente: la cura di se è a 360 gradi, mangiare sano e avere una vita attiva mantiene alto l’umore. Mangiare sano non vuol dire per forza affamarsi o rinunciare tutto, come in ogni cosa è una questione di equilibrio. Ogni giorno cerca di mangiare un cibo che ti faccia sorridere. Addentando quella pastina che prendevi sempre quando eri piccola e ti sporcavi il viso di crema e tuo nonno rideva vedendoti conciata in quel modo e ridevi anche tu, addentala, ridi, sporcati di nuovo senza paura, che il viso si pulisce e il trucco si sistema. È bastano quelle poche risate a cambiare tutto di noi, un viso che ride è piacevole, ma non solo si distende la pelle, cambiano le nostre movenze del nostro corpo e un abito che non ci cadeva alla perfezione, o che non sentivamo adeguato a noi improvvisamente lo riusciamo a sfoggiare con eleganza e naturalezza.
Le autrici si presentano:
Nadia Maria Valle: io mi diverto a dire che vi rifaccio il look dalla testa ai piedi, in un modo molto divertente e gioioso, entro nella vita delle persone e per farlo devo farlo in punta di piedi, avere il massimo rispetto di ciò che mi viene detto, perché è proprio quello che emerge dalle loro parole a dirmi qual è il motivo principale per il quale mi hanno chiamato. È parlando con i miei clienti che capisco i colori preferiti, i vostri capi preferiti, perché non volete indossare alcuni indumenti. In verità, primo ho mentito, non vi rifaccio il look, vi do gli strumenti per diventare indipendenti nella gestione della vostra immagine che va dal tempo libero, al lavoro, a una cena informale, al parco a giocare con i vostri figli. Il mio percorso di studi comprende anche la cosmetologia, ma devo capire l’interazione che ha la pelle, con le varie formulazione che si possono trovare sul mercato, essendo una make up artist professionista è stato per me un passo logico. Per questo i miei consigli non vertono solo sugli abiti, io promuovo il VOSTRO benessere, e questo parte da voi, se voi non vi amate non potrà farlo nessun’altro. Il mio lavoro è questo farvi riscoprire la bellezza che c’è in voi, a prescindere dalla forma, dal colore, dall’età e dal sesso.
Dott.ssa Sara Fantini: io sono una pedagogista, mi sono negli anni specializzata nel seguire altre che i disturbi specifici dell’apprendimento anche tutti i disturbi comportamentali e mi sono specializzata sullo spettro autistico facendo un master post laurea in Applied Behavioral Analysis. Perché una pedagogista e una make up artist hanno deciso di collaborare e scrivere insieme un articolo? Molto semplice, perché come dice sempre la mia cara amica Nadia, il benessere è a 360 gradi. Spesso nel mio lavoro mi arrivano genitori sull’orlo di una crisi di nervi e sperano che io trovi cosa c’è di rotto del loro pargolo e lo aggiusti, ma non funziona così, non c’è nulla da aggiustare, spesso c’è una famiglia che ha perso il suo centro, il suo benessere. Genitori sereni crescono figli sereni, il genitore che guardandosi distrattamente allo specchio si trova stanco, fuori forma, che quasi non si riconosce non sarà un genitore che porta serenità all’interno del nucleo famigliare. Spesso ci svalutiamo, crediamo di non valere il tempo e le risorse economiche necessarie per prenderci cura di noi, ma non è così, ogni essere umano vale e ha diritto di sentirsi bene nella sua pelle, di prendersi i suoi attimi di intimità e dedicarsi a se stesso, dall’aspetto esteriore a quello interiore e i genitori più di chiunque altro

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